Il maiale Grigio del Casentino è un ibrido frutto dell’incrocio tra Large White e Cinta Senese. Tanta carne con poco grasso il primo, molta meno carne con una proporzione importante di grasso di marezzatura la seconda. La combinazione è un animale perfetto sotto tutti i punti di vista.
Ma non basta un animale geneticamente perfetto per dei prodotti eccezionali. La carne dei nostri maiali Grigio del Casentino® è così buona perché gli animali vivono all’aperto e si nutrono di ciò che la natura offre loro.
L’allevamento estensivo nell’habitat naturale è un ingrediente essenziale. Il Grigio non sarebbe il Grigio senza le foreste del Casentino. La sua carne non avrebbe tutti i profumi e i sentori della natura, sapori che cambiano in base alle stagioni e che regalano una vera esperienza di gusto.
Come abbiamo visto nel nostro articolo sul grasso, tutti i maiali che hanno il gene di una razza autoctona italiana devono essere allevati allo stato semibrado. Sono animali che non sono nati per le gabbie o i capannoni: se fossero rinchiusi, fermi, la quantità di grasso diventerebbe eccessiva.
Allevamento semibrado significa prendersi cura degli animali senza togliere loro la possibilità di essere animali. A differenza di quello che accade negli allevamenti intensivi, vere e proprie fabbriche di carne, i nostri maiali sono liberi di muoversi, di nutrirsi in modo sano e di crescere.
Non abbiamo gabbie, ma casine che servono a dare riparo ai maiali, soprattutto ai più piccoli. Zero ormoni o antibiotici: i nostri maiali vivono in condizioni di benessere e hanno tutto il tempo per crescere secondo natura.
È l’alimentazione naturale in questo preciso territorio a rendere la carne di questi maiali così speciale. I palati più esperti potranno divertirsi a riconoscere i profumi delle diverse stagioni. Castagne, funghi, frutti e bacche lasciano i loro sentori nella carne.
Il Grigio si nutre della natura che lo circonda, che è tipica di questa vallata: in pratica, mangiare la sua carne significa mangiare un pezzo di Casentino.
Il suo allevamento mantiene viva una tradizione e un territorio. L’allevamento estensivo protegge un intero ecosistema e mantiene le tecniche tradizionali dei contadini che lavoravano con rispetto, senza nessuno spreco.
Tra il Grigio e le foreste casentinesi c’è un rapporto che va protetto. È un equilibrio naturale: la natura nutre gli animali, che a loro volta mantengono la biodiversità, spargendo i semi dei frutti di cui si nutrono.
Il legame con le foreste e la vita all’aria aperta sono ingredienti essenziali di questa carne. Anche i metodi di lavorazione però fanno la differenza tra un prodotto buono e uno eccezionale.
Ma partiamo dall’inizio. La carne di Grigio del Casentino® è eccezionale perché
I prodotti fatti in questo modo sono più buoni, e non stiamo parlando solo del gusto. Per noi carne buona vuol dire anche sana, genuina, etica e sostenibile.
Sarà che il Casentino è casa nostra, ma pensiamo proprio che portare in tavola un cibo che identifica così bene un territorio sia sempre un plus. La carne di un animale che ha vissuto libero nel suo habitat naturale è molto diversa da quella di uno cresciuto in un capannone chissà dove.
Il cibo – e la carne in special modo – dovrebbe raccontare una storia e avere una sua identità, una sua origine ben definita. L’esatto opposto di quello che accade con la produzione industriale di carne, in cui i maiali vengono allevati con la sola logica del profitto.
Il Grigio del Casentino è ormai uno dei protagonisti del territorio casentinese. La Cinta Senese rappresenta perfettamente la Toscana – basta pensare che viene allevata da oltre mille anni e appare anche nel celebre ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo (1338-1339) – ma anche il Grigio ha conquistato un posto d’onore.
Allevato da generazioni di contadini casentinesi per la sua carne eccezionale, l’ottima resistenza e la capacità di riproduzione ereditata dal Large White, il nostro Grigio del Casentino® non è più solo un animale da reddito, ma una parte della storia e della cultura del territorio.
L’alimentazione è la scelta più importante che possiamo fare ogni giorno. Scegliere una carne buona, sana e sostenibile, da un allevamento estensivo, semibrado e rispettoso dell’animale è il modo migliore per far del bene a se stessi e all’ambiente.
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